L'alleato perfetto per uscire dal letargo invernale
Assumere ferro, perché è così importante?
Dire finalmente addio al lungo inverno e respirare l’aria fresca della primavera può certamente darci una sensazione di vitalità ed energia, che per troppo tempo ci siamo lasciati alle spalle.
Ma si sa, il cambio stagione è un’arma a doppio taglio e non sarebbe certo una sorpresa se, nonostante le giornate che migliorano e si allungano e il freddo che lascia spazio al tepore del clima mite, non riuscissimo a risvegliarci completamente dal letargo e dalla stanchezza invernale a cui siamo abituati.
Il senso di stanchezza in primavera è, a dirla tutta, un fenomeno molto comune, poiché nonostante il desiderio che si possa percepire di godersi la bellezza di questa stagione, il nostro corpo non sembra sentirsi pronto.
Fortunatamente esiste una soluzione in grado di tirarci su e di trascinarci fuori di casa senza portarci a presso le catene della pesantezza e sto parlando, appunto, dell’ assumere ferro.
Cos’è il ferro e quanto assumerne?
Il ferro è un elemento indispensabile per la normale attività delle nostre cellule, la sua carenza può portarci a sentire molto più intensamente il senso di stanchezza e fatica.
La sua funzione principale riguarda la produzione di emoglobina (la proteina presente nei globuli rossi che trasporta ossigeno ai muscoli e al resto del corpo), ma il minerale partecipa anche all’attività di molti enzimi e affinché il nostro organismo produca alcuni ormoni e il tessuto connettivo, ne ha bisogno.
Secondo i dati della società italiana di nutrizione umana, quando si parla di assumere ferro, il fabbisogno giornaliero raccomandato nelle donne adulte è di 10 mg che, se in gravidanza, sale addirittura fino a 22 mg.
Carenza di ferro: cause
La prima e più conosciuta conseguenza alla carenza di ferro è l’anemia: una riduzione di globuli rossi nel sangue che quindi vengono meno alla distribuzione omogenea dell’ossigeno.
Le conseguenze di questa situazione sono:
- Stanchezza
- Assenza di energie
- Difficoltà di memoria e concentrazione
- Calo delle difese immunitarie
- Problemi gastrointestinali
Senza contare che, in stato di gravidanza, può davvero influenzare lo sviluppo del sistema nervoso del bambino; infatti i medici raccomandano spesso, nelle donne in stato interessante, di assumere ferro, abbastanza da soddisfare a pieno il fabbisogno sia della madre che del bambino.

Il ferro in premenopausa
La carenza di ferro accompagna noi donne durante tutto l’arco della nostra vita feritile, soprattutto a causa dei mensili cicli mestruali, ma non solo.
Infatti è giusto aprire una parentesi anche per quanto riguarda la delicata fase della premenopausa.
Tra i 45 ed i 55 anni la donna, in media, va incontro a cicli meno puntuali e più chiamiamoli “ballerini”, che spesso possono risultare più abbondanti e ravvicinati tra loro.
Per questo è fondamentale non ignorare le sensazioni che ci comunica il nostro corpo e assumere ferro nelle giuste quantità.
Eme o Non-Eme? Il ferro nella dieta
Per assumere ferro ed integrarlo correttamente nel nostro organismo, è opportuno seguire una corretta alimentazione, che possa sopperire alle quotidiane perdite del minerale.
All’interno degli alimenti il ferro è presente in due diverse forme:
- Eme: facilmente assimilabile, legato alle proteine e presente soprattutto nelle carni
- Non-Eme: prettamente di origine vegetale in forma inorganica
La differenza tra queste due tipologie di ferro risiede nella loro assimilazione: la prima (eme) non viene influenzata dalla presenza o meno di sostanze inibitorie o promotrici, mentre la seconda (non-eme) sì.
Gli alimenti di origine animale che contengono copiose quantità di ferro Eme (più facilmente assimilabile) sono:
- Frattaglie
- Pesce
- Tuorlo d’uovo
- Carni rosse/selvaggina
Mentre gli alimenti di origine vegetale che sono più ricchi di ferro Non-Eme sono:
- Legumi
- Funghi
- Frutta secca
- Cereali integrali
- Soia
- Verdure a foglia verde scuro
Ovviamente per sapere se il cibo introdotto nell’organismo possa essere o meno assimilato è importante condurre delle analisi mirate e consultare un parere medico.
Eccesso di ferro
Attenzione ad eccedere!
Assumere ferro non può essere un’azione da prendere troppo alla leggera, anche perché un eccesso di questo minerale potrebbe comportare dei danni a organi e tessuti e conseguentemente portare ad un rischio elevato di alcune malattie.
Conclusioni
Cara donna, ricordati che la primavera è una fase di rinascita che proprio non puoi farti scappare.
È il momento perfetto per ritrovare le energie e intraprendere quel cambiamento positivo che può farti stare bene.
Quindi inizia a mangiare meglio, fare attività fisica regolare, ritagliarti del tempo solo per te e per il tuo benessere.
Ma non dimenticarti di assumere ferro nella giusta quantità per ritrovare le energie di cui hai bisogno 😉
Un abbraccio,
Barbara.